Descrizione
Il Giardino Botanico sorge nel 1984 per iniziativa della Comunità Montana della Garfagnana e riesce oggi ad ospitare le specie vegetali più significative del Parco dell’Orecchiella. Il Giardino si trova in un’ampia radura della faggeta sul versante meridionale della Pania di Corfino, ad una altitudine di 1370 m e si estende per una superficie di circa mezzo ettaro.
Nel Luglio del 2014 il Giardino è stato intitolato alla curatrice Maria Ansaldi, la quale, contribuì alla nascita del progetto stesso e fu una delle maggiori referenti fin da subito.
I numerosi e brevi sentieri che si snodano al suo interno percorrono i diversi settori nei quali il Giardino è suddiviso, che rappresentano i vari aspetti del paesaggio vegetale della Garfagnana appenninica.
Sono state ricostruite le cenosi tipiche delle brughiere che vivono verso il crinale appenninico, con il ginepro nano (Juniperus communis) ed il rododendro rosso (Rhododendron ferrugineum) [foto 02], quelle delle rupi silicee, dove vivono la preziosa primula appenninica (Primula apennina) e la sassifraga alpina (Saxifraga paniculata), quelle delle rupi calcaree, che si colorano con le rigogliose fioriture della sassifraga meridionale (Saxifraga callosa) e della graziosa globularia delle Apuane (Globularia incanescens)[foto 03], e quella dei macereti, dove trovano il loro ambiente la vesicaria maggiore (Alyssoides utriculata), la violacciocca appenninica (Erysimum pseudorhaeticum), la violacciocca laciniata (Hesperis laciniata) e la linaiola (Linaria purpurea) [foto 04]. Sono inoltre ospitate le piante che vivono nelle zone umide e nelle torbiere, come i pennacchi (Eriophorum sp. pl.) [foto 05], il botton d’oro (Trollius europaeus), la calta (Caltha palustris) e la cardamine (Cardamine asarifolia). Un arboreto raccoglie le specie arboree ed arbustive presenti nei boschi dell’Orecchiella: il castagno (Castanea sativa), il faggio (Fagus sylvatica), l’abete bianco (Abies alba), l’abete rosso (Picea abies), il carpino bianco (Carpinus betulus), il carpino nero (Ostrya carpinifolia), il cerro (Quercus cerris), la ciliegia di monte (Lonicera alpigena) [foto 06], il ciliegio canino (Prunus mahaleb) [foto 07], ed il sambuco rosso (Sambucus racemosa). Nelle ampie radure è ben visibile la flora che caratterizza un terreno a lungo pascolato: diverse specie spinose, come il ginepro (Juniperus communis) e la rosa canina (Rosa canina), e ridenti fioriture di specie eliofile, quali l’orchidea maschia (Orchis mascula) ed il giglio di San Giovanni (Lilium bulbiferum subsp. croceum)[foto 08]. Altri due settori, l’Hortus sanitatis e l’orto fitoalimurgico raccolgono le specie vegetali utilizzate nella medicina popolare e nella tradizione culinaria della Garfagnana. Attualmente il Giardino collabora con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa e l’ Associazione Aquilegia Natura e Paesaggio Apuano ONLUS per il reclutamento delle guide botaniche (studenti, laureandi e laureati che provengono principalmente dai tre Atenei toscani); la collaborazione prevede anche la possibilità di sostenere esami, tirocini e tesi presso il Giardino Botanico e, seguendo un criterio corologico, la corretta gestione delle specie presenti nei diversi settori. È inoltre attiva una collaborazione con la Banca del germoplasma dell’Orto Botanico di Pisa che ha, tra gli altri, lo scopo di garantire la conservazione ex situ della flora regionale inserita in elenchi di priorità di conservazione. Con la recente riapertura del Rifugio Isera Orecchiella, di proprietà dell’Unione Comuni Garfagnana, è inoltre partita una proficua collaborazione con la creazione di eventi combinati Rifugio – Giardino sia a tema culinario che a tema divulgativo botanico-faunistico.